Edgar Allan Poe, To Helen, 1831. La lirica è dedicata a Elena Jane Stannard
HELEN, thy beauty is to me
Like those Nicæan barks of yore,
That gently, o’er a perfumed sea,
The weary, wayworn wanderer bore
To his own native shore.
On desperate seas long wont to roam,
Thy hyacinth hair, thy classic face,
Thy Naiad airs, have brought me home
To the glory that was Greece
And the grandeur that was Rome.
Lo! in yon brilliant window-niche
How statue-like I see thee stand,
The agate lamp within thy hand!
Ah, Psyche, from the regions which
Are Holy Land!
La tua bellezza Elena è per me
Come quei legni di Nicea d’un tempo,
Che adagio per un odoroso mare
Portavano lo stanco e tediato viaggiatore
Alla riva natia.
Per mari disperati abituato a errare,
I tuoi capelli di giacinto, il puro viso,
Le grazie tue di Naiade mi han riportato
Alla gloria che fu di Grecia
Alla grandezza di Roma.
Ed ecco! nella nicchia splendente
Simile ad una statua tu m’appari
Con la lampada d’agata in mano!
Ah! Psiche, venuta da quelle regioni
Che sono Terra-Santa!