Omero ottenne di potere introdurre nel suo poema, un perpetuo contrasto di passioni contrarie continuamente operanti ne’ lettori, continuamente equilibrantisi l’una l’altra, continuamente sottentranti e implicantisi e mescolantisi l’una nell’altra. Contrasto nato dalla duplicazione dell’interesse dello scopo e della persona principale, la qual duplicazione in virtù di questo perpetuo e perpetuamente sensibile contrasto, non solo raddoppia ma moltiplica più volte l’effetto e l’energia dell’Iliade nell’animo de’ lettori, e la vivacità delle sensazioni, e il commovimento e l’agitazione dello spirito, propria operazione della poesia.
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, 3123
Il mito greco (sito in lingua inglese)
Lo scudo di Achille: ricostruzione grafica.
L’ira di Achille: Maria Raffaella Cornacchia, L’impossibile perdono del nemico nella letteratura classica. La pietà, la riconciliazione e l’ira in Achille, Odisseo ed Enea
ILIADE: lettura del Proemio in lingua greca. CLICCA QUI.