Concetto Marchesi, Storia della letteratura latina, 1924-25, I volume
«[Cicerone] Visse in un tempo di formidabili risoluzioni politiche e di formidabili uomini: tra Silla e Cesare, tra l’uomo che finiva e l’uomo che cominciava davvero una grande epoca. In questo periodo così incerto ed inquieto, ci fu posto per Cicerone, l’uomo della parola. Egli non conosce il silenzio: quando non parla scrive: ma la parola è la dimora del suo spirito. Non fu un artefice nella politica, ma uno strumento».
A. Schiesaro, L’attualità di Cicerone, il difensore della «res publica», “Il sole 24 ore”, 27 agosto 2010
Figlio tormentato di un secolo anch’esso breve, Cicerone è insieme avversario, complice e vittima di una crisi epocale che, stravolgendo in pochi decenni la potenza dominatrice di gran parte del mondo, segna in modo indelebile il futuro corso della storia occidentale […]. Rileggere oggi Cicerone consente infatti di osservare una delle menti più acute del mondo antico alle prese con la metamorfosi, se non il disfacimento, dell’antica repubblica e aiuta a collocare la crisi (meglio, le crisi) dell’oggi in una prospettiva storica e teorica.
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Il sito dedicato a Cicerone dell’Università di Austin, Texas
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